L'Era Vittoriana

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  1. Jack «The Ripper»
     
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    CITAZIONE
    Si ringrazia l'utente Amelia Brightway per l'adattamento del materiale a partire dalla fonte Georgiana's Garden.

    Ambientazione
    EkcHdtR

    GLI INIZI
    L’epoca Vittoriana nasce con l'ascesa al trono britannico della giovane Alexandrina Victoria Hannover, nell’anno 1837. Agli inizi il regno della nuova Regina si caratterizzò per la sua rigidezza e il suo spirito conservatore, nonostante questo, Vittoria non si permise mai di ostacolare lo sviluppo sempre crescente e l'industria che viaggiava a ritmo serrato verso il progresso tecnologico e meccanico portando alla nazione una forte stabilità, floridezza economica ed espansione commerciale e coloniale. Il suo regno, durato sessantatré anni, fu il più lungo nella storia dell'Inghilterra e negli ultimi vent'anni di regno, la popolarità della Regina presso tutte le classi sociali raggiunse i massimi livelli. Considerata un esempio di onestà, moralità, patriottismo e dedizione alla famiglia, Vittoria fu il simbolo vivente della solidità dell'Impero Britannico e della sua epoca.

    LA SOCIETÀ
    Mentre il paese prosperava agli occhi del mondo intero, al suo interno si faceva più netto il divario tra le classi sociali. Da una parte si trovava la classe benestante mentre dall’altra la popolazione più povera pagava cara il progresso che andava via via diffondendosi. L’età vittoriana, infatti, divenne nota per l'impiego di minori in fabbriche, miniere e come spazzacamini. Tale fenomeno, accadeva perché la popolazione più povera, impiegava tutte le risorse a propria disposizione nel sostenere il bilancio familiare, spesso lavorando molte ore in attività pericolose per paghe molto basse. Anche la prostituzione divenne una piaga sociale che deturpava il volto di una nazione perfetta agli occhi di tutti, la maggior parte delle prostitute a Londra, infatti, aveva tra i 12 e i 22 anni d'età. Le città vittoriane erano allo stesso tempo emblema del progresso e della supremazia mondiale, quanto simboli della depravazione del mondo civilizzato. Il tempo è denaro per ogni buon inglese, e quindi doveva esserci uno sviluppo anche nell’efficienza delle fabbriche, con l’utilizzo di macchinari sempre più evoluti per velocizzare la produzione.

    L’ECONOMIA
    L’utilizzo della macchina a vapore rese tutto più potente, veloce e indipendente dalle risorse naturali. La crescita in produzione e la supremazia economica mondiale si spostarono da uno stile agricolo a uno industriale e commerciale portando a un grande ribasso dei prezzi, favorendo uno sviluppo tecnologico e l’avviamento di nuove aziende dedicate alla produzione del ferro, dell’acciaio e dell’ingegneria, e molte famiglie modeste, si arricchirono grazie a questo. Furono sviluppati canali, fiumi, strade e trasporti marini che favorirono i commerci nelle città portuali; dagli anni quaranta del 1800, le ferrovie rivoluzionarono la velocità delle comunicazioni e del trasporto dei passeggeri. Anche qui però si assiste a una sorta di dualismo, infatti, dove da una parte si può notare uno sviluppo in termini di risorse e attività, dall’altra si può vedere come tale sviluppo fosse una diretta conseguenza dello sfruttamento del lavoro femminile in laboratori spesso non regolamentati e con orari di lavoro nelle fabbriche rigidamente stabiliti.


    IL DENARO
    Nell'Inghilterra dell'Ottocento il denaro cartaceo era rappresentato da assegni di cambio e monete.
    La cartamoneta era costituita da "promesse di pagamento" cioè un foglio emesso dai cassieri della banca contenente una promessa di pagamento. Una "promessa di pagamento" prevedeva che si poteva scambiare il foglietto cartaceo sapendo che in qualsiasi momento sarebbe stato possibile riscuoterlo in oro in una banca.
    Le monete erano:
    - La sovrana e mezza sovrana, fatte d'oro,
    - La corona, la mezza corona, i fiorini, gli scellini, i sei penny e i tre penny fabbricate in argento.
    - Penny, mezzi penny e centesimi, realizzati in rame fino al 1860, da quando si dispose che fossero fatti di bronzo.

    LA RELIGIONE

    È importante non dimenticare che in Inghilterra la religione praticata è quella anglicana che segue precetti simili eppur differenti dalla dottrina cattolica. Chi si avvicina a questa Fede ha un rapporto diverso con Dio e con l'autorità ecclesiastica, la religione e le questioni di fede sono strette tra l'individuo e Dio senza alcun intermediario, ciascun fedele si rivolge direttamente al Padre e le letture e gli insegnamenti della Bibbia, viene fatta dalla persona, che spesso prende molto alla lettera i dettami dei Vangeli e dell'Antico Testamento. La chiesa anglicana perdeva fedeli, intrappolati nelle fabbriche a lavorare, mentre il Metodismo diventava sempre più popolare, poiché ben si adeguava ai bisogni dell’epoca. Il metodismo accentuava il duro lavoro e l’auto-disciplina: il mondo dava possibilità migliori a chi lavorava abbastanza duramente per meritarsele.

    LE CLASSI SOCIALI
    Upper Upper Class: membri della Famiglia Reale, grandi Ufficiali di Stato, nobili al di sopra del titolo di Baronetto e famiglie.
    Lower Upper Class: Baronetti, Cavalieri e gentiluomini di campagna, grandi proprietari terrieri e famiglie.
    Il primo figlio maschio di un nobile assumerà il secondo miglior titolo nobiliare del padre come titolo di cortesia (courtesy title). A parte l'erede, a tutti i figli maschi di un nobile viene dato il titolo di cortesia di Lord seguito dal loro nome. A tutte le figlie femmine di un duca viene dato il titolo di cortesia di Lady, più il nome e cognome.
    Middle Class: Clero anglicano di alto livello, politici, avvocati, studiosi di rilievo, mercati, imprenditori, banchieri e famiglie.
    Lower Middle Class: Clero e impiegati statali, insegnanti universitari, proprietari terrieri, armatori, commercianti e costruttori, proprietari di botteghe famose, artisti, meccanici alto-borghesi e famiglie.
    La classe media era basata sul merito e non sul diritto di nascita. Attraverso riforme e l’ampiamento dei mercati, la classe media poteva ora accedere a molti privilegi che all’inizio non erano permessi. Il livello economico della classe media non era chiaro: alcuni membri guadagnarono parecchio fino a diventare persino più facoltosi dell’aristocrazia, mentre altri guadagnavano quel tanto che bastava loro per fare una vita dignitosa. La classe media godeva di un’esistenza di tutto rispetto: poche tasse, molti possedimenti ed un gran numero di servitori ed ingresso riservato in club esclusivi.
    Working Class: Artigiani, agricoltori, contadini, operai, e famiglie.
    Lower Class: Poveri, clochard, zingari, ladri, vagabondi e delinquenti.
    Dalla metà del secolo gli abitanti delle campagne si trasferirono nelle città, che offrivano più lavoro, anche se con paghe minime e saltuarie. Solo verso la fine del secolo lo standard di vita di un lavoratore iniziò a migliorare, così come il costo della sanità iniziò a diminuire. A Londra si potevano contare almeno trenta mila venditori ambulanti, ognuno di essi vendeva la sua particolare merce in una carriola o un carro da mulo. Gli uomini riuscivano a guadagnare qualche penny come facchini; i ragazzi potevano tenere le teste dei cavalli mentre il vetturino si prendeva una pausa oppure potevano vendere giornali o cibi di strada nei vicoli, spazzare la strada sporca o fare l’elemosina. Le donne potevano essere assunte come sarte per le forze armate o per le prigioni, con una paga infima e condizioni pietose. L'impiego più ambito era a servizio presso le dimore di chi poteva permettersi della servitù: paggi, lacchè e aiuti stallieri consentivano di avere uno stipendio ottimo per l'epoca ed essere vestiti (si portava la divisa, quindi non si consumavano i propri abiti), oltre che vitto e alloggio. Le workhouses vennero istituite per i poveri, gli orfani, e tutti quelli che non avrebbero saputo badare a se stessi. La vita nelle workhouses era dura, monotona e caratterizzata da tentativi più o meno fallimentari di migliorare la morale dell’uomo.


    LA PROSTITUZIONE
    Non ci si poteva meravigliare che così tante donne prendessero la vita della prostituzione quando le alternative erano così misere. Intere strade nei bassifondi di Londra erano abitati da prostitute: molte ragazze pensavano di ‘mettersi in gioco’ per qualche anno come un ragionevole modo di mettere assieme un po’ di capitale da poter investire, più tardi, in qualche affare ma il loro futuro era solitamente accorciato da malattie sessualmente trasmissibili. Alcuni dei più grandi ospedali avevano qualche letto per loro in una ‘ala marcia’ e loro potevano essere ammesse al ‘Lock Hospital’ che era specializzato in quei casi ma non c’era alcuna cura per la sifilide: una volta che la malata di sifilide era guarita dalla fase acuta del morbo, non aveva altra scelta che rimettersi sulla strada pur essendo ancora infetta e continuare la sua vecchia vita infettando i suoi clienti. Tre anni dopo, una serie di omicidi senza pietà cominciarono nell’East End di Londra e le vittime erano tutte prostitute: l’omicida non fu mai trovato ma il pubblico lo chiamò Jack Lo Squartatore data la sua abitudine di eviscerare le sue vittime.

    IL LAVORO MINORILE
    I bambini più fortunati lavoravano come garzoni delle consegne per le varie attività della città. Alcune attività come quella degli strilloni o dei lustrascarpe erano estremamente ambite permettevano un modesto guadagno senza sfiancarsi. Molti, grazie alle corporature gracili, trovavano impiego come spazzacamini, poiché riuscivano ad entrare nelle canne fumarie, col rischio di restare soffocati dalla fuliggine o di cadere. Un'altra posizione molto in voga all'epoca era quella degli spazzini degli incroci: i cavalli sporcavano e il letame andava rimosso dalle strade, dunque moltissimi ragazzini venivano armati di ramazza e mandati a sgobbare sul selciato per rimuovere tutto il letame. I figli di operai venivano sicuramente assunti nelle fabbriche: fin dalla tenera età potevano occuparsi della pulizia e della manutenzione dei macchinari, infilandosi tra gli ingranaggi. Le condizioni peggiori si avevano nelle miniere. Lo sfruttamento di minerali era senza ombra di dubbio un'occupazione molto antica, si estraevano materiali preziosi come marmo e serpentino, metalli come l'oro, l'argento, il rame e anche il ferro. Per l’estrazione si usava sempre più forza lavoro, che fossero uomini, donne o bambini, venne coinvolta nelle miniere: essi erano esposti a terribili rischi a causa dei crolli, delle esalazioni e della carenza di ossigeno e luce solare; i minatori avevano aspettative di vita di massimo quarant’anni.

    LA MEDICINA
    La medicina del 1800 risultava quasi medievale. Le medicine erano misture botaniche con aggiunte di mercurio, arsenico, ferro e fosforo, e spesso si consigliava di rifugiarsi nella preghiera. La crescita delle città portava alti tassi di morte a causa di epidemie di peste, tifo, tubercolosi e soprattutto colera. Questa malattia si espandeva attraverso l’acqua, e nel 1854 causò moltissimi morti. Dal 1875, col Public Health Act, migliorarono le condizioni di drenaggio e le fognature, le forniture d’acqua. In questo secolo venne inventato lo stetoscopio, migliorato il microscopio e le tecniche anestetiche, permettendo uno sviluppo veloce della chirurgia. Vennero fondate associazioni di medici e scuole di formazione, consentendo la crescita del numero dei medici disponibili. Le donne potevano impegnarsi come infermiere. Vennero costruiti anche diversi ospedali, sostenuti da privati. Si sviluppò molto anche la psichiatria, con la costruzione di asili e manicomi.

    Edited by sheðar. - 1/3/2015, 11:57
     
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